#TheSubstance della regista #CoralieFargeat è un #putpourri di omaggi a grandi classici della letteratura e del cinema horror, rielaborati in chiave moderna. Il tema di fondo è quello del rapporto con la vecchiaia e il voler rimanere sempre giovani, quindi il riferimento principale facilmente visibile è quello di #OscarWilde con #ilritrattodidoriangrey, ma su questo sostrato letterario, già interessante di per sé, si inserisce
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anche la contaminazione del genere splatter, in parallelo al rapporto della donna con la società. Il film fa un ampio utilizzo di uno stile a shotcut rapidissimo nel montaggio, molto utilizzato nella pubblicità, ma in realtà già in voga anche al cinema (per esempio nel capolavoro #RequiemForADream di Darren Aronofsky). La figura di #DemiMoore è usata come icona sexy e giovanile del tempo passato che le convenzioni sociali e massmediatiche imposte,
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soprattutto quelle maschiliste e patriarcali di cui siamo ancora intrisi, per rappresentare la decadenza fisica del corpo (ma in realtà anche quella umana). Non accettando questa modificazione ineluttabile della biologia e dell'anima, la protagonista trova il diavolo di faustiana memoria con cui stipula un patto segreto: la tecnologia le permetterà di tornare giovane, ma a delle condizioni da rispettare
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rigorosamente; in caso contrario ci saranno delle conseguenze. Ed ecco che quindi la Moore si inietta una sostanza (che dà il nome al film) in grado, con una procedura quasi alchemica, di creare un doppio di se stessa, ma molto più giovane e avvenente: e qui entra in gioco la sensualissima #MargaretQualley che sarà il suo alter ego più giovane per una settimana, alternativamente.
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Le somiglianze con #ilritrattodidoriangrey non finiscono qui, perché chiaramente verrà presto fuori un prezzo da pagare per questa "magia", molto alto. Bisogna dire che nel finale il film prende una deriva un po' strana tanto da vanificare un film che invece fino a quel momento era stupendo: si possono vedere citazioni di De Palma nel suo #Carrie nel rapporto con le persone e il confronto finale, ma anche tutto l'universo visivo horror di Carpenter con La Cosa, forse pure Bryan Yuzna,
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fino anche a moltissimi omaggi quasi diretti al cinema del regista canadese #DavidCronenberg, ma in realtà c'è un universo di citazioni, continue. Risulta un epilogo molto bello per chi ama l'horror, ma stonato, come dicevo, da attimi in cui le citazioni diventano troppe e continue, e forse anche troppo esemplificate (c'è addirittura un pezzo
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dove viene usata la musica "Also sprach Zarathustra" di Richard Strauss, iconicamente usata in 2001 Odissea nello Spazio di Kubrick, che è davvero di cattivo gusto e fuori luogo, IMHO).
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Lode alle protagoniste, ma soprattutto a Demi Moore, per il coraggio nel mostrarsi nelle lunghe e quasi imbarazzanti scene di nudo (che sono veramente funzionali) in cui non si risparmiano, pur essendo in là con gli anni (anche nel mostrare rughe e difetti nei primi piani, senza problemi di sorta). Si vede che la regista è una donna e che sa mostrare il corpo femminile senza tabù, e questa cosa, IMHO, forse è la vera forza dirompente del film.
Consigliatissimo
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@OpenSoul Ecco una descrizione testuale alternativa dell'immagine:
Il poster del film "The Substance" mostra due ritratti di donne. Nella parte superiore c'è Demi Moore con lunghi capelli neri e un abito blu, che manda un bacio verso lo spettatore. Nella parte inferiore c'è Margaret Qualley, con un trucco rosa acceso, che manda un bacio simile. Il titolo del film, "The Substance", è scritto in grande tra le due immagini. Sopra e sotto le immagini ci sono citazioni di recensioni positive. In basso si trovano anche i loghi dei festival cinematografici e delle società di produzione, i nomi dei registi e degli attori, e la data di uscita del film.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini
@OpenSoul così però si parte male: ho letto diverse cose di Oscar Wilde apprezzandole molto, ma ritratto di Dorian Gray è uno dei libri più brutti che abbia letto
Devo confessarti che anche a me non entusiasma rispetto a tutti i libri di #OscarWilde , ma il tema del libro è IMHO fichissimo
@OpenSoul questo è vero.
@OpenSoul magari una sera provo a vederlo
Attenzione perché ci sono anche scene splatter abbastanza forti, sapevilo
@OpenSoul si, avevo letto nel resto della tua reslcensione.
Vabbè mi è già capitato di iniziare un film, poi non mi piace o non fa per me e l'abbandono.
Bella recensione. Io non ci provo nemmeno. Non amo gli horror, benché meno lo splatter. L' ho visto con un po' di repulsione, ma credo di averlo apprezzato come "parabola" sociale. Moore molto brava. Avrebbe meritato qualcosa in più agli Oscar, anche perché "Anora" mi ha deluso molto.